mercoledì 6 gennaio 2021

STEP 28 - LA SINTESI FINALE

Il tonometro Schiøtz è stato il primo strumento considerato realmente affidabile per misurare la pressione intraoculare dei pazienti. Essendo uno strumento del campo medico, solo personale formato ed autorizzato può eseguire l'operazione, seguendo delle rigide normative.

Si tratta di un tonometro ad indentazione, più affidabile e di facile utilizzo rispetto ad altri tonometri di più recente concezione, come ad esempio il tonometro Goldmann ed il tonometro Pascal. L'unica accortezza importante che riguarda lo strumento è che la misurazione dipende molto dallo spessore della cornea e da come questa resista all'indentazione. Anche dal punto di vista costruttivo il tonometro è più semplice ed economico rispetto ad altre soluzioni e questo ha contribuito ad una rapida diffusione dello stesso. 

Inizialmente, il tonometro Schiøtz fu realizzato nell'officina elettrica di N. Jacobsen a Pilestredet. Al momento invece, la più nota azienda produttrice dello strumento è la Sklar, azienda statunitense che ancora al giorno d'oggi permette di acquistare un tonometro Schiotz in acciaio inox, materiale che garantisce resistenza e durata nel tempo. 

La sua invenzione nel 1905 ha permesso di effettuare analisi più approfondite dei disturbi dell'occhio ed ha migliorato l'accuratezza delle diagnosi nel campo dell'oftalmologia, come nel caso del glaucoma, patologia che, se non trattata, porta spesso alla cecità. Tuttavia le più approfondite analisi, possibili proprio grazie al tonometro Schiøtz, hanno contribuito a sfatare il mito secondo il quale ci fosse una diretta correlazione causa-effetto tra pressione intraoculare e glaucoma.

Il suo inventore, Hjalmar August Schiøtz, non brevettò mai lo strumento. Su questo fatto sono presenti però fonti contrastanti: alcuni sostengono che Schiøtz avesse provato a brevettarlo, ma senza successo, senza però specificare il motivo; al contrario Otto Johansen nella sua biografia "Hjalmar Schiøtz – vitenskapsmannen, øyelegen, mennesket" scrisse che il professor Schiøtz non provò neanche a brevettare il suo strumento, perchè non interessato ai guadagni. Sempre nella biografia si narra che il dottore tentò un'impresa di calibrazione personale di tutti i tonometri che venivano prodotti in Europa. Quando questa impresa fallì, a causa della grande diffusione dello strumento, egli se ne rammaricò molto. 

Lo strumento è largamente diffuso, ma non facilmente riconoscibile. Inoltre, la pratica che ne coinvolge l'utilizzo è per molte persone un contenuto sensibile, per questo motivo non è direttamente presente nei fumetti e nei simboli, sebbene in questi siano presenti altri tipi di tonometri. 

La pratica della tonometria nel campo dell'oftalmologia è sempre più diffusa ed anche le ricerche legate al glaucoma ed alla pressione intraoculare sono in aumento, come testimonia il maggior utilizzo di quei termini secondo questi grafici. Infatti, dopo un iniziale affinamento dello stesso tonometro Schiøtz nella seconda metà del ventesimo secolo, come testimonia il tonometro mostrato al fondo di questo post, la tonometria è stata soggetta ad una seconda grande crescita grazie all'avvento dei tonometri digitali

Inoltre, il glaucoma è una patologia che si evita solo con la prevenzione, per questo motivo ho immaginato che il tonometro potesse essere utilizzato in una campagna di prevenzione. Altri tipi di tonometro sono presenti in film cinematografici, sempre allo scopo di sensibilizzare gli spettatori a questa patologia. 

I concetti legati al tonometro Schiøtz sono organizzati in un abbecedario ed in una mappa concettuale, in modo da poter rendere più fruibile la consultazione del blog su questo strumento, dal funzionamento relativamente semplice ma che ha reso possibili grandi progressi nel campo dell'oftalmologia

STEP 27 - LA MAPPA CONCETTUALE

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martedì 5 gennaio 2021

STEP 26 - LA CHIMICA E GLI STRUMENTI SCIENTIFICI

Ci sono almeno 3 aspetti che si possono analizzare approfondendo la chimica del tonometro Schiotz:

- Il primo riguarda la chimica della composizione del materiale dello strumento. Si tratta di acciaio inossidabile, tema già affrontato in un precedente post

- Il secondo tema riguarda la chimica dei disinfettanti utilizzati per disinfettare lo strumento prima della misurazione. Secondo il documento del servizio sanitario regionale dell'Emilia Romagna i possibili metodi di disinfezione dello strumento e il tempo per il quale devono essere mantenuti sono descritti a pagina 76:

Di questi il più utilizzato è una soluzione diluita di perossido di idrogeno, anche detto acqua ossigenata, la sua formula chimica è H2O2. E' molto importante rispettare la concentrazione del 3%, fondamentale per non irritare l'occhio del paziente effettuando la misurazione.

- Il terzo tema riguarda la Proximetacaina, ovvero l'anestetico più comunemente utilizzato per "addormentare" l'occhio del paziente prima di effettuare la misurazione. Trovo l'utilizzo di questo farmaco particolarmente interessante: si pensi che il meccanismo attraverso il quale questa molecola inibisce le membrane neuronali (e che quindi la rende anestetizzante) è tutt'ora sconosciuto!

Ecco la rappresentazione bidimensionale di una molecola di Proximetacaina:

lunedì 4 gennaio 2021

STEP 25 - COSE PERSONALI

Nella mia esperienza personale l'oggetto che ha segnato la mia conoscenza nel passato (memento) è il trenino Lima di mio padre:

Sebbene nei vari regali di natale della mia infanzia abbia ricevuto svariati trenini Lima con i quali ho passato più tempo, quel giocattolo (se si può parlare di giocattolo, visto che in realtà è un oggetto di modellismo) ha segnato particolarmente la mia infanzia. Il motivo è che quando mio padre mi ha permesso di giocarci quel trenino non funzionava più . Avevo 11 anni, l'ho portato sulla mia scrivania ed ho rimosso la carrozzeria che copriva la parte motrice del treno, svitando delle piccole viti. Ho subito notato un filo scollegato e con del nastro isolante l'ho riparato. Quando ho dato corrente al circuito ed il trenino è partito, ho provato una soddisfazione che non riesco a descrivere.

Quella sensazione torna tutte le volte che, come ho fatto adesso per realizzare la fotografia, metto le mani su quel trenino:

So che corro il rischio di apparire scontato, ma l'oggetto-strumento del mio fare nel presente (utensile) è senza dubbio il mio portatile: Microsoft Surface Book 2. 

E' un mezzo con delle potenzialità enormi, perchè si tratta di un portatile che permette di scollegare il monitor dalla tastiera e diventare una tavoletta grafica. Con l'avvento della didattica a distanza, passo dalle 8 alle 10 ore al giorno utilizzando questo portatile. 

L'oggetto feticcio in cui io ripongo una funzione magica di previsione/progetto di futuro è la mia agenda:

Ho iniziato ad utilizzarla da appena due mesi, ma è già diventata il mio riferimento per progettare, programmare e prevedere le mie attività nei giorni e nei mesi che verranno. Mi sono già reso conto che non si tratta di una previsione certa: tutt'altro. La maggior parte delle volte i miei progetti non si realizzano a causa di imprevisti e forse questo mi insegnerà a pianificare meglio. 

STEP 24 - LE PAROLE NELLA STORIA

Usando il sito Books Ngram Viewer ho tracciato alcuni grafici storici che riguardano parole attinenti al tonometro Schiøtz:

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Ecco il grafico relativo a “Schiøtz tonometer”, la traduzione inglese di tonometro Schiøtz. Come si può vedere, dalla presentazione ufficiale dello strumento nel 1905, sono stati necessari 5 anni perché si trovino le prime tracce della parola con questo motore di ricerca. Suppongo che ciò sia dovuto al fatto che è stato necessario quel periodo di tempo perché lo strumento diventasse largamente diffuso.

Inoltre, con l’avvento delle versioni migliorate nella seconda metà del 1900 ed in particolare con la nascita dell’azienda Sklar, è possibile rilevare un enorme aumento dell’utilizzo della parola. 


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In questo grafico invece l’andamento della traduzione inglese di “pressione intraoculare”. In questo caso è possibile vedere che l’oftalmologia si era già occupata questo particolare aspetto dell’occhio prima del 1900. 
Anche in questo caso però solo dopo la metà del 1900, con l’affinamento del tonometro Schiotz, l’invenzione di altri tonometri (come il tonometro Goldmann, proprio nel 1950) e l’invenzione di altri strumenti di diagnostica molto importanti che riguardano l’oftalmologia l’utilizzo della parola è aumentato esponenzialmente. 

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Ecco infatti come anche la parola oftalmologia (o oculistica) abbia visto il suo maggior impiego nella seconda metà del 1900.


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La parola “glaucoma” segue invece un percorso leggermente diverso. Sebbene sia anche in questo caso presente una grossa crescita nello stesso periodo delle parole precedenti, la parola è utilizzata molto anche prima del 1900. Ciò è dovuto al fatto che la questa patologia, considerata principale causa della cecità nel mondo, fu studiata sin dall’era della grecia classica, nel 460 a.C. Infatti la parola stessa "glaucoma" ha origine greca (γλαύκωμα).

Tuttavia, la migliorata capacità diagnostica acquisita dagli oftalmologi nella seconda metà del 1800, data per esempio dall’invenzione dell’oftalmometro nel 1880, permise di trattare e studiare meglio il glaucoma. Ciò spiega il maggior utilizzo della parola in quel periodo.

sabato 2 gennaio 2021

STEP 23 - LA NORMATIVA

UNI EN ISO 15004-1:2009:  Strumenti oftalmici - Requisiti fondamentali e metodi di prova - Parte 1: Requisiti generali applicabili a tutti gli strumenti oftalmici. La norma specifica i requisiti fondamentali per gli strumenti oftalmici non invasivi, attivi e non attivi.

UNI EN ISO 8612:2009: Strumenti oftalmici - Tonometri. La norma specifica i requisiti minimi per i tonometri ad uso clinico e destinati a misurare la pressione intraoculare.

Sono inoltre presenti moltissime normative sanitarie che regolano l'utilizzo del tonometro Schiøtz. Ne cito una per tutte: la normativa regionale dell'Emilia Romagna.

Fonte: http://store.uni.com/catalogo/

mercoledì 30 dicembre 2020

STEP 22 - UN MANUALE D'USO

Modalità operative per effettuare la misurazione della pressione intraoculare con tonometro Schiøtz:

1. L'operazione deve essere effettuata in un ambiente il più sterile possibile;

2. Posizionare il paziente in posizione supina, con la testa appoggiata guardando verso l'alto;

3. Somministrare l'anestesia all'occhio del paziente (sotto forma di gocce);

4. Aspettare che l'anestesia faccia effetto;

5. Disinfettare accuratamente il tonometro, indossare i guanti.

6. Posizionare il peso più leggero tra quelli a disposizione nel tonometro: i pesi si posizionano sul pistone (vedi STEP 3 - IL GLOSSARIO).

7. Posizionare il pianale di misurazione sulla cornea del paziente, come illustrato in figura. E' di centrale importanza che le dita dell'operatore non influenzino la forza esercitata dal tonometro sull'occhio. La mano dell'operatore serve solo a tenere in posizione il tonometro;

8. Leggere il valore indicato sulla scala dall'ago;

9. Se il valore è fuori scala (altamente probabile con il peso più leggero), ripetere i punti 7 e 8, con pesi sempre più grandi;

10. Quando, con un determinato peso sul tonometro, l'ago indica un valore non fuori scala, ripetere la misurazione (punti 7 ed 8) con quel peso altre 2 volte per confermare la misura;

11. Confrontare il valore misurato con il relativo valore di pressione intraoculare tabulato associato al peso con il quale si è effettuata l'ultima misura. Le tabelle sono di questo tipo:

Per ogni "scale reading" ovvero "valore sulla scala" è associato un valore di pressione intraoculare "mean" ed un "range" di incertezza, a seconda del peso o "plunger load" utilizzato nella misura (in questo caso tra 5.5, 7.5 o 10 grammi).

Fonti immagini: https://link.springer.comhttps://www.semanticscholar.org/

Le modalità operative sono inoltre ben illustrate in questo video in inglese: https://www.youtube.com/